Come distribuire musica negli store digitali nel 2022?

Nel mondo online esistono diversi servizi che permettono di ascoltare la musica in streaming. Vi siete mai domandati cosa serva per pubblicare la musica in questi servizi? Ci sono tre metodi principali:

  1. Essere, o avere un contratto con, una major, cioè una casa discografica;
  2. Creare un account di distribuzione in ciascuno di questi servizi (cosa complicatissima);
  3. Utilizzare un servizio di distribuzione musicale digitale.

Quale di questi metodi è il più accessibile a un musicista emergente? Il terzo.
Quale di questi metodi è il più accessibile a un musicista famoso? Il terzo.
Perché?

Il primo metodo richiede un contratto discografico con una multinazionale come Sony, Universal, EMI, ecc.

Il secondo metodo richiede un passo che, negli ultimi due anni, è diventato quasi impossibile. Se l’iscrizione come cliente, cioè ascoltatore, è facile, quella di artista è complicata. Molti servizi di streaming richiedono una quota una tantum o annuale, che potrebbe essere maggiore del guadagno derivato dagli streaming. Molti servizi non accettano richieste di iscrizioni; fanno direttamente la proposta agli artisti su cui vogliono puntare.

Quali sono i servizi di distribuzione musicale nel 2022?

Scegliere uno di questi è la cosa migliore per un artista. Eccone i quattro distributori più importanti:

– Tunecore
– DistroKid
– CD Baby
– Songtradr

I servizi che offrono soddisfano tutti i bisogni sia degli artisti che delle etichette indipendenti. Tutti e 4 distribuiscono la musica nelle principali piattaforme di streaming: Spotify, Apple Music e YouTube. Tuttavia, nessuno di questi servizi è totalmente gratuito. L’iscrizione può richiedere una delle seguenti possibilità:

  • Quota annuale;
  • Pagamento una tantum per ogni singolo/EP/album;
  • Pagamento annuale per ogni singolo/EP/album;
  • Account gratuito con commissioni (una percentuale del guadagno è trattenuta dal servizio).
Cosa significano queste sigle?
SingoloDa 1 a 3 brani distribuiti insieme
EPDa 4 a 6 brani distribuiti insieme
AlbumUn maggior numero di brani
Nota: nel conteggio dei brani, potrebbero non essere inclusi quelli con lo stesso titolo ma arrangiati in più modi

Quale servizio di distribuzione musicale conviene scegliere? Personalmente preferisco di gran lunga DistroKid. Comunque, anche Songtradr è una buona scelta. La tabella che segue metterà a confronto tutti i servizi di distribuzione e, se siete musicisti, vi permetterà di valutare quale scegliere.

songtradrtunecorecdbabyDISTROKIDDI++OREVERBNATIONStemLANDRamuse
Gestione del catalogoXXX
Suddivisione dei pagamentiXXXXX
Distribuzione su TikTokXXXXXXXXX
Distribuzione su InstagramxX*XXXXXXX
Monetizzazione su YouTubeXX*X*X*XXXXX*
Profilo artista condivisoXX
Sincronizzazione licenzeXXX
Licenze non esclusiveX
Distribuzione illimitata – Costi annuiXXXXXXX
100% di guadagnoXXXXXXX
Pagamenti mensili delle royaltyXXXXXXXX
Codici ISRC & UPC gratuitiXXXXXXXX
* Sono richiesti costi aggiuntivi

La tabella mostra che Songtradr offre tutti i servizi. Comunque, dipendono dal tipo di sottoscrizione che si sceglie.

Come scegliere il servizio di distribuzione?

Non sapete ancora quale servizio scegliere? Ecco alcuni consigli che potranno tornare utili.

Quanta musica vuoi distribuire? Pensi di prepare un album ogni 12-24-36 mesi? Pensi di farne uscire uno ogni 15-30 giorni? Valuta il servizio che ti concede la miglior libertà nella distribuzione. Alcuni servizi come cd baby richiedono un pagamento per ogni brano o raccolta che si rilascia. Altri, come LANDR e DistroKid richiedono un costo fisso annuo. Con un account free, Songtradr ti paga il 90% o meno del tuo guadagno.

Vuoi essere pagato ogni mese o, comunque, regolarmente? Le righe sulla sincronizzazione delle licenze indicano quali servizi pagano più velocemente. Offrono un accesso in tempo reale ai propri guadagni, suddivisi per servizio di streaming e per tipo di streaming. Queste informazioni possono far decidere su quale store digitale puntare per creare un’eventuale campagna di marketing. Alcuni dettagli, però, potrebbero essere forniti solo con un account Pro (questo è il caso, per esempio, di DistroKid).

Devi “splittare” i guadagni con i tuoi collaboratori? La seconda riga della tabella mostra quali servizi permettono di suddividere i guadagni in base a tutti quelli che hanno preso parte alla registrazione di ogni brano. DistroKid permette di indicare ogni musicista di un’orchestra o di una band, i tecnici e altre persone che possono aver collaborato. Offre sicuramente il servizio più completo a questo riguardo, ma ogni collaboratore deve essere iscritto. Pertanto, servirà un account che permette di gestire forse decine di persone oppure ognuno dovrà aprire il proprio account base (da circa 20 € annui). Songtradr è meno dettagliato, ma permette ai collaboratori di iscriversi con un account gratuito.

La prima riga della tabella si riferisce ai servizi (sono solo 3) che permettono di distribuire la propria musica ai principali marchi cinematografici, televisivi, pubblicitari, ecc. È possibile creare una pagina personale come questa. È simile a una fan page di Facebook, e permette di pubblicizzare la propria musica.

Tutti i servizi di streaming obbligano a creare una cover per ciascun brano/album da trasmettere. La cover, o copertina, di solito deve essere un’immagine quadrata che misuri almeno 3000*3000 pixel. Alcuni servizi di distribuzione sono molto pignoli su ciò che le immagini contengono. Comunque, Songtradr ha una funzione che, forse, non è disponibile in nessun altro servizio: il creatore di cover.

Approfondimenti:

DistroKid: servizio per chi vuole produrre musica

Songtradr: come distribuire e vendere musica

LANDR: sito e app per produrre musica

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