Durante i primi tre mesi del 1997, Fabio Fazio e Claudio Baglioni condussero Anima mia. In quella trasmissione fu ricordato il periodo degli anni ’70, in particolare la musica, i disegni animati e i telefilm dell’epoca. Molti furono gli ospiti della trasmissione.
In una delle puntate, Riccardo Cocciante si esibì con Claudio Baglioni nella canzone della serie Pippi Calzelunghe. A un certo punto, Riccardo modificò melodia e testo, creando un mixaggio con la sua Margherita, dicendo: “Pippi adesso è mia”. Insieme si esibirono anche in Se stiamo insieme.
Durante l’intervista, Riccardo spiegò che nel 1991 partecipò per la prima volta nella sua carriera artistica, iniziata negli anni ’60, al Festival di Sanremo. Presentò Se stiamo insieme, e vinse. Claudio Baglioni commentò: ‘Allora posso andare anch’io al Festival una sola volta e vincere’. In effetti, anche i Pooh avevano avuto lo stesso tipo di esperienza. Per celebrare i 25 anni di carriera, parteciparono al Festival come big per la prima volta con Uomini soli e vinsero. Era il 1990.
Nel 1974 Gianni Nazzaro aveva partecipato al Festival di Sanremo con A modo mio, canzone scritta da Claudio Baglioni.
Finalmente nel 2018 anche Claudio Baglioni ha partecipato al Festival di persona, ma con un ruolo differente. Affiancato da Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino, fu il direttore (anzi “dittatore”) artistico e conduttore della kermesse.
Come ho già detto più volte in passato, dopo il 2003 non mi ero interessato più di tanto al Festival. Nel 2018, sapendo che c’era il mio cantante preferito, ho seguito l’intero evento.
L’evento fu un’estensione dei concerti di Claudio Baglioni. Infatti, fra un big e l’altro, lui, gli altri conduttori e gli ospiti della serata eseguivano le canzoni di Claudio Baglioni. Il corpo di ballo si esibiva negli stessi numeri che si vedono ai concerti di “Claudione” (come fu chiamato da Fazio in Anima mia).
L’evento fu un’estensione anche di Anima mia a distanza di 21 anni. Furono chiamati diversi ospiti che raccontarono la propria storia in un modo non molto diverso dal 1997.
Fu un’estensione anche di Capitani coraggiosi. Si tratta di un concerto in cui Claudio Baglioni e Gianni Morandi fecero un tour per tutta l’Italia. I due riproposero alcuni momenti del tour sul palco dell’Ariston.
L’evento infine si estese con lo stesso tipo di programma nel 2019, ma ne parleremo in un prossimo articolo della nostra rubrica (che a sua volta volge al termine).
Chiaramente il Festival del 2018 fu all’insegna di Claudio Baglioni più che dei cantanti in gara. Comunque, la gara ci fu, e fu vinta, seppur in un modo alquanto strano (forse). Spesso il Festival è stato vinto in modo inaspettato dal cantante o dal gruppo che nessuno, in teoria, avrebbe votato. Oppure è stato vinto da qualcuno legato a uno scandalo.
Il regolamento del Festival impone da decenni che i brani presentati siano inediti. Non possono essere stati eseguiti in pubblico. Naturalmente i cantanti possono aver provato la canzone in casa, alla presenza dei familiari. La canzone potrebbe essere stata ascoltata da qualche vicino. Sicuramente è già stata ascoltata non solo dagli autori ma anche dai produttori e da altri addetti ai lavori.
Comunque, nessun altro dovrebbe aver mai sentito le canzoni in gara prima della prima serata del Festival.
L’edizione 2018 del Festival di Sanremo fu vinta da Ermal Meta e Fabrizio Moro con la canzone Non mi avete fatto niente. Questa canzone non era nata per essere presentata al Festival di Sanremo. Per questo, avevano già fornito il testo alla rivista TV Sorrisi e Canzoni, da cui una settimana prima che iniziasse la manifestazione. A causa di questo, il brano non era più considerabile inedito.
Dopo la prima esibizione del duo, al Dopofestival la canzone fu accusata di aver plagiato Silenzio, canzone che aveva già partecipato al Festival di Sanremo nel 2016. Inizialmente era stata intitolata Non mi avete fatto niente. Poi al Festival fu rinominata in Silenzio.
Il giorno dopo fu comunque comunicato dalla RAI che, anche se il brano era già stato presentato in Sanremo Giovani 2016 e in almeno un altro evento musicale, la versione di Ermal Meta aveva una melodia e un testo diversi, con riferimenti solo in alcuni tratti al precedente brano.
Si deve notare che alcuni esperti considerano plagio un brano identico per 16 battute musicali. Inoltre, al Festival le canzoni in gare possono essere simili a brani precedenti fino al 33% della melodia e/o dell’accompagnamento. La canzone Non mi avete fatto niente dura 3 minuti e 28 secondi (208 secondi).
Un terzo di 208 è 69, cioè 1 minuto e 9 secondi. Analizzando il brano, le parti identiche al suo “predecessore” plagiato durano per un totale di 63 secondi. Per quei 6 secondi, pertanto, il brano fu riammesso in gara.
Passiamo all’argomento trattato dalla canzone. Questo meritava il primo posto sia al Festival che all’Eurovision Song Contest 2018, cui il duo poi partecipò grazie alla vittoria a Sanremo.
Il testo è stato dedicato all’attacco terroristico avvenuto a Manchester il 22 maggio 2017 in occasione di un concerto di Ariana Grande, cantante e attrice americana di origini italiana. In quell’occasione, un uomo si suicidò facensosi esplodere e uccidendo 22 persone. La stessa Grande ne fu molto toccata. Ermal Meta e Fabrizio Moro decisero di offrire un loro contributo contro il terrorismo, un po’ come molti artisti hanno fatto durante il periodo del Coronavirus (anch’io, avendo pubblicato AHO VID 19).
La prima sera la prima canzone presentata è stata Il mondo prima di te, cantata da Annalisa. Dopo i primi secondi, ho detto: ‘Quest’anno vincerà lei, sempre che non ci sia qualcun altro più interessante’. Dopo aver sentito Ognuno ha il suo racconto di Red Canzian, ho spostato Annalisa al secondo posto. La votazione finale la spostò al terzo posto.
4. Ron – Almeno pensami.
5. Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico – Imparare ad amarsi.
6. Max Gazzè – La leggenda di Cristalda e Pizzomunno. In un’intervista, Max Gazzè spiegò che non ritiene di essere un cantante con una bella voce. Pertanto, ama presentarsi con brani recitativi, come questo, in cui la melodia è meno importante rispetto il racconto.
7. Luca Barbarossa – Passame er sale. Luca Barbarossa dedica una canzone a un momento importante della giornata da passare in famiglia.
8. Diodato e Roy Paci – Adesso.
9. The Kolors – Frida (mai, mai, mai). Il gruppo presenta un brano Soul particolare. Qualche settimana dopo, in occasione della prima edizione di Sanremo Young, la canzone è ripresentata da Leonardo De Andreis nella serata finale. Il cantante Antonio Stash Fiordispino fa notare che l’esibizione di De Andreis ha un difetto: per preparare l’arrangiamento di Sanremo Young c’è voluto solo qualche giorno, mentre lui ha impiegato diversi mesi per preparare l’arrangiamento presentato al Festival di Sanremo. Pertanto, nonostante i giudici della trasmissione fossero stati apparentemente negativi, si doveva tenere presente il limite di tempo che De Andreis aveva avuto a disposizione.
10. Giovanni Caccamo – Eterno.
11. Le Vibrazioni – Così sbagliato.
12. Enzo Avitabile con Peppe Servillo – Il coraggio di ogni giorno.
13. Renzo Rubino – Custodire.
14. Noemi – Non smettere mai di cercarmi.
15. Red Canzian – Ognuno ha il suo racconto. Le canzoni dei Pooh hanno sempre avuto dei test belli, adatti anche ai tempi. Quello di Red Canzian sembra un discorso che utilizza in modo perfetto l’arte di insegnare. Un vero peccato che non abbia ottenuto una posizione migliore.
16. Decibel – Lettera dal Duca. Enrico Ruggeri fa una reunion con la sua vecchia banda punk, utilizzando una canzone dedicata a David Bowie, morto nel 2016.
17. Nina Zilli – Senza appartenere.
18. Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – Il segreto del tempo. Togliendo lo stupendo testo del duo (dovremmo ripetere quanto detto per Canzian). Anche questa è una reunion. Infatti, Riccardo Fogli è un ex-Pooh, come Roby Facchinetti. Solo che Fogli lasciò il gruppo quando era ancora un neonato, Fogli ha vissuto la storia della più grande band rock italiana. Loro due avevano fondato i Pooh e, nonostante, l’uscita di Fogli, non avevano mai smesso di essere amici. Questo è il segreto del tempo.
19. Mario Biondi – Rivederti. Negli anni ’60 i musicisti facevano a gara per il miglior arrangiamento Jazz al Festival di Sanremo. Oggi, il Jazz non sembra altrettanto apprezzato.
20. Elio e le Storie Tese – Arrivedorci. Citando il famoso saluto di Stanlio e Ollio, la band decise di sciogliersi partecipando al Festival di Sanremo.
Il vincitore delle Nuove Proposte fu Ultimo (è il nome d’arte di Niccolò Morioni). Fu seguito da Mirkoeilcane con Stiamo tutti benei e Mudimbi con Il mago.
Dobbiamo citare Il congiuntivo di Lorenzo Baglioni, che arrivò quarto. Si tratta di una lezione di grammatica italiana realizzata molto bene in musica. Nulla è rilevato durante il Festival se sia imparentato con Claudione.
Citiamo anche Alice Caioli. Arrivò quinta con Specchi rotti. Come farà Alice ad andare oltre gli specchi se sono rotti?
Al sesto posto troviamo Eva con Cosa ti salverà. Speriamo non il frutto proibito!