“PC IBM compatibile”: questo mantra era onnipresente negli anni ’90. Quando leggevi i requisiti di un programma, di un videogioco o di un hardware da installare nel tuo computer, trovavi scritto: “PC IBM compatibile”. A volte era anche specificato che la compatibilità doveva essere del 100%.
Con l’arrivo dei dispositivi Plug & Play e dei software e dei videogiochi multipiattaforma, quest’espressione è scomparsa. Molti utenti informatici degli ultimi venti anni, probabilmente, non la conoscevano.
Orbene, esiste un’App per i dispositivi mobili che permette di ritornare a quel periodo. Non solo, permette di ripercorrere l’intera storia dei PC e, in particolare, di Microsoft Windows. Potevamo farcela scappare, noi dell’Angolo di Windows?
Stiamo parlando del videogioco Progressbar95. Si può installare gratuitamente nei dispositivi Android e iOS.
Al primo avvio vi sembrerà di fare un viaggio nel tempo. Dall’altoparlante del vostro smartphone sentirete l’emulazione perfetta dell’accensione di una ventola e di un Hard Disk meccanico. La schermata nera del BIOS virtuale, datato 11/07/1994 (cioè 7 novembre 1994), fa capire che si sta avviando una macchina virtuale un po’ vecchiotta.
Si avvierà Windows 95, rinominato per l’occasione Progressbar 95. Comunque, è possibile “installare” anche i Windows precedenti e quelli successivi. In che modo? Acquistando le licenze, acquistabili singolarmente o a pacchetti. No, non stiamo parlando di codici seriali, bensì di acquisti in-app che permettono di aumentare i livelli di gioco. Comunque, se non avete fretta, vi basterà progredire nel gioco, e potrete installare tutti i sistemi operativi Microsoft.
Naturalmente, si tratta di versioni fittizie e limitate al divertimento videoludico. Ogni volta che sbloccherete un nuovo sistema operativo, il BIOS si aggiornerà (non cambierà la data), creando un multi-avvio identico a quello di un Personal Computer. Così potrete selezionare uno dei sistemi operativi, la cui animazione di avvio sarà simile a quella originale.
Non mancheranno anche i suoni di sistema e gli sfondi. Fra l’altro, gli sfondi si possono installare anche nel dispositivo che teniamo fra le mani.
Con il tempo, sbloccheremo i seguenti sistemi operativi:
Progressbar 1
Progressbar 2
Progressbar 3.14
Progressbar 95
Progressbar 95 plus PRO
Progressbar 98 PRO
Progressbar Meme
Progressbar 2000 PRO
Progressbar XB
Progressbar Wista
Progressbar 7
Progressbar 81
Progressbar 10
Sostituite la parola “Progressbar” con “Windows”, più qualche ritocco qua e là, e vedrete che si tratta dei nomi reali del nostro sistema operativo più amato (e odiato).
In cosa consiste il videogioco? Dobbiamo muovere una barra di installazione, di modo che arrivi dallo 0 al 100%, possibilmente diventando totalmente blu. Dall’alto della schermata cadranno diversi mattoncini, all’inizio in modo lento ma, gradualmente, aumenteranno in velocità. I mattoncini vanno catturati nella zona ancora grigia della barra che, con l’avanzamento dello stato (virtuale) di installazione, diventerà sempre più blu.
Dall’alto, però, cadono anche mattoncini di altri colori. Quelli arancioni si possono prendere, ma faranno diminuire il punteggio. Quelli grigi sono neutri. I mattoncini fucsia cancellano l’ultimo mattoncino raccolto, mentre quelli azzurri accelerano l’installazione. Mai prendere i mattoncini rossi: causeranno una schermata blu! Attenzione: i mattoncini rossi non devono colpire nessuna zona della barra di installazione. I mattoncini con il punto di domanda possono aiutarci, così come nascondere delle insidie.
Oltre a questi ultimi, ci sono anche altri ostacoli nel corso della partita. Si presentano vere e proprie finestre fastidiose (si presentano dicendolo!). Ogni tanto si apre la calcolatrice. Se non risolviamo il calcolo proposto, lo spazio sul display sarà ridotto. Inoltre, ogni tanto appariranno degli artefatti a video, che ci impediranno il corretto movimento della barra. Non dimentichiamo la presenza di due personaggi di MS Office 2000, Clippy e il cane. Clippy è nostra nemica, anche se sorride. Ci inseguirà per tutto lo schermo, e non sempre si può rimuovere. Il cane, invece, è nostro alleato. Se lo tocchiamo nel modo giusto, riceveremo dei punti extra.
Inoltre, sono presenti CHKDISK, Firewall e Deframmentazione. Si sbloccano dopo un po’ di tempo dall’avvio del sistema operativo virtuale (un conto alla rovescia indica quando sta per arrivare). Li possiamo utilizzare durante la partita. Firewall crea un muro che cerca di bloccare la caduta di gran parte dei mattoncini rossi. Deframmentazione permette di eliminare i mattoncini arancioni che abbiamo appena raccolto.
Al termine della partita, si presenteranno le proprietà dell’Hard Disk, indicando la percentuale di mattoncini blu e arancioni che abbiamo raccolto. Quelli arancioni sono l’equivalente di un disco corrotto. Se Deframmentazione si è sbloccato e non è stato utilizzato durante la partita, ci sarà proposto il suo uso. Durante l’operazione, dovremo colpire con le nostre dita i riquadri verdi.
Suggerimento: provate almeno una volta a raccogliere esclusivamente i mattoncini arancioni. Non sarà facile, specialmente quando quelli blu e azzurri inizieranno ad accelerare. Scoprite che cosa succede con una barra totalmente arancione.
Torniamo a parlare del colore verde: non abbiamo ancora menzionato il mattoncino verde! Se riusciamo a prenderlo, la barra di installazione raggiungerà immediatamente il 100%, e saranno eliminati tutti i mattoncini arancioni in un solo colpo.
Dicevamo che, invece, i mattoncini rossi causano una schermata blu (ma succede anche con le finestre fastidiose). La schermata blu può essere causata anche dalle mine, sempre di colore rosso. La Blue Screen ci si presenterà dicendo che l’utente ha causato un problema al sistema, di conseguenza la partita sarà resettata, facendoci perdere i punti. Noteremo, però, che sopra la barra del reset, ne è presente un’altra con un conto alla rovescia. Quando arriva a zero, ci permette di avviare uno scandisk, per tentar di salvare il punteggio raccolto.
Esiste una finestra fastidiosa che ha il potere di far riavviare il videogioco (o la macchina virtuale).
Che dire del Progress CMD? È un normalissimo DOS, in cui potremo inserire gli storici comandi. Con il tastierino virtuale che comparirà potremo esplorare le varie cartelle, fino a rintracciare punti extra e guide per il gioco.
Ogni volta che apriremo un sistema, dovremo raggiungere tre obiettivi, progredendo con le partite. Questi tre obiettivi concederanno più punti che faranno sbloccare i sistemi operativi successivi a Windows 95 (Progressbar 95), ma solo dopo aver aggiornato la macchina virtuale con nuovo hardware (sempre virtuale). Anche qui, troveremo nomi simpatici che richiameranno la storia dell’informatica.
Un po’ la volta, aumenteremo la RAM di sistema, installeremo Hard Disk sempre più capienti, lettori ottici sempre più veloci. Inoltre, installeremo schede audio della serie S Blast e schede video Vooodoo e nVD. Possiamo intuire a quali marchi si riferiscono.
Simpatici sono i nomi dei processori. Per esempio, avremo a disposizione un Seleron. Non possiamo scegliere l’hardware, perché si sbloccherà progredendo nel gioco. Quando raggiungeremo i requisiti hardware richiesti dal sistema operativo successivo, apparirà una schermata di aggiornamento identica a quella che ha caratterizzato la vera installazione dei vari Windows.
Un esempio. Per installare (cioè sbloccare) Progressbar Wista (cioè Windows Vista), ci serviranno i seguenti tre componenti: Pent II 466, 4 GB di RAM e un Hard Disk da 9.1 GB. I requisiti fanno ridere, se penso che nel 1998 il mio PC (un Packard Bell Platinum 450) con Windows 98 aveva un processore Intel Xeon 450, 128 MB di RAM e un Hard Disk da 10 GB.
Per sbloccare ciascuno dei primi tre sistemi operativi, Progressbar 1, 2 e 3, dovremo giocare almeno una volta per 7 giorni consecutivi (21 giorni per tutti e tre).
Abbiamo menzionato gran parte delle caratteristiche di questo titolo videoludico gratuito (con acquisti in-game che, come abbiamo visto, sono evitabili). Ce ne sono altre che potrete scoprire per conto vostro (per esempio, gli screen saver 3D). Speriamo che vi divertirete, (ri)scoprendo la storia dei computer “PC IBM compatible” (questa volta lo scrivo in inglese).