Sanremo Story (1982-1983)

In quest’articolo, continueremo a raccontare la storia del più importante Festival italiano, Sanremo. Ci concentreremo sugli anni 1982-1983. Cambiamo leggermente lo stile. Speriamo che vi piacerà la nuova strutturazione della rubrica.

Sanremo 1982

Quest’anno il vincitore è Riccardo Fogli con la canzone Storie di tutti i giorni. 

Al secondo posto abbiamo Felicità presentata da Al Bano e Romina Power.

E al terzo posto del podio c’è Drupi con Soli. Finora è il suo miglior piazzamento. La canzone fu scritta da Drupi e dai New Trolls. Così, pur non avendo cantato, è il miglior piazzamento anche per loro.

4° posto: Beguine (Jimmy Fontana). Partecipa anche suo figlio Luigi, diciottenne, ma fa parte del coro.

 Blue-Hotel (Lene Lovich).

6° posto: C’è (Elisabetta Viviani). 

7° posto: E non finisce mica il cielo (Mia Martini). Sembra la risposta alla canzone arrivata sesta. ‘Non finisce il cielo’? Bhe, “c’è”.

8° posto: Io no (Anna Oxa).

9° posto: Lisa (Stefano Sani). Tutte le ragazze volevano chiamarsi “Lisa”, perché tutte erano innamorate di Stefano Sani, definito il più bello di tutti i cantanti di questo Festival. È una canzone di Fornaciari, il quale partecipò anche come cantante, ma arrivò penultimo, volando via.

Marinai (Le Orme), Non voglio ali (Riccardo Del Turco), Ping Pong (Plastic Bertrand).

13° posto: Quando incontri l’amore (Milk and Coffée).

14° posto: Romantici (Viola Valentino). 

Sei la mia donna (Mal), Sette fili di canapa (Mario Castelnuovo), Solo grazie (Giuseppe Cionfoli), Strano momento (Roberto Soffici), Tu stai (Bobby Solo).

20° posto: Un’altra vita un altro amore (Christian).

21° posto: Una notte che vola via (Zucchero Fornaciari). In realtà, il suo nome non è Zucchero ma Adelmo. Gli italiani se ne accorsero qualche anno dopo.

Vado al massimo (Vasco Rossi).

Fra i partecipanti c’è Claudio Villa. Siccome è un nome poco noto nella canzone italiana, partecipa nella categoria giovani (come se non avesse mai partecipato e vinto al Festival di Sanremo). Non vince in questa categoria, e quindi non è ammesso alla finale.

Ospiti? I Kiss e i Bee Gees, ma via satellite da New York. Gloria Gaynor riesce ad arrivare a Sanremo, insieme con gli Hall & Oates, i Village People, gli America, i Van Halen e Marianne Faithfull.

Sanremo 1983

Questo fu il Festival delle donne. Ce ne furono tre sul podio. Inoltre, fu anche un tributo alla nazionale italiana che nel 1982 vinse i mondiali di calcio.

Vincitrice fu Tiziana Rivale con Sarà quel che sarà. Un tempo usava il nome Tiziana Ciao. Poi ha capito che per vincere sui rivali era necessario cambiar nome. Nel corso degli anni la canzone è stata più volte criticata per i chiari riferimenti a Up Where We Belong, la canzone di Ufficiale e gentiluomo (film del 1982) cantata da Joe Cocker e Jennifer Warnes. Confrontando le due canzoni, sembra che Mushi e Ferri (i due autori di Sarà quel che sarà) abbiano utilizzato la canzone del film come base ritmica, ma non si tratta di un plagio. Hanno soltanto precorso i tempi.

Al secondo posto troviamo Donatella Milani con Volevo dirti. Ancora una volta Fornaciari scrive una canzone vincente (o quasi), ma con la sua non va oltre (restando fra le ‘nuvole’). Scrisse anche Stiamo insieme per Richard Sanderson. Anche se è presente un Armani (Marco, da non confondere con Giorgio), gli abiti di Donatella sono disegnati e cuciti da sua madre.

E al terzo posto ecco Margherita non lo sa, cantata da Dori Ghezzi.

4° posto: Abbracciami amore mio (Christian).

 Amare te (Riccardo Azzurri), Arriva arriva (Viola Valentino).

7° posto: Avrò (Giorgia Fiorio). Un anno prima Claudio Baglioni aveva presentato un inno per i mondiali, Alé-oò, che conteneva la stupenda Avrai dedicata al figlio Giovanni. Forse Giorgia Fiorio pensava di essere figlia di Claudio?

8° posto: Casco blu (Flavia Fortunato). 

9° posto: Cieli azzurri (Pupo). Blu e azzurro: i due colori della maglia della nazionale italiana.

10° posto: Complimenti (Stefano Sani). I complimenti sono per sé stesso, per la canzone o per la nazionale italiana? O forse per Fornaciari, l’autore della canzone?

È la vita (Marco Armani).

12° posto: Eterna malattia (Bertin Osborne).

13° posto: La mia nemica amatissima (Gianni Morandi). A quanto pare qualcuno aveva cercato di insinuare qualcosa fra Gianni e Serena Grandi. Magari era lei ‘la sua nemica amatissima’? 

14° posto: L’italiano (Toto Cutugno). Toto era fiero di essere un italiano, campione del mondo di calcio. Ricorderete che nel 1980 anche Stefano Rosso aveva presentato una canzone omonima, ma trovò il rosso, e non ottenne lo stesso successo. La canzone di Toto Cutugno potrebbe sostituire senza problemi Fratelli d’Italia come inno nazionale.

15° posto: Mi sono innamorato di mia moglie (Gianni Nazzaro). Gianni celebra il suo nuovo matrimonio dedicando una canzone alla sua nuova moglie.

Movie Star (The Passengers). Notte e giorno (Barbara Boncompagni), Nuvola (Zucchero Fornaciari).

19° posto: Oramai (Fiordaliso).

 Primavera (Sandro Giacobbe).

21° posto: Shalom (Giuseppe Cionfoli). Cionfoli è un frate, e presenta una canzone con un titolo ebraico.

Stiamo insieme (Richard Sanderson), Una catastrofe bionda (Marco Ferradini).

24° posto: Vacanze romane (Matia Bazar). Ecco una delle più belle canzoni italiane. Peccato per la posizione, ma recuperò negli anni successivi. Lo stile abbandona il Soul, per richiamare gli anni trenta.

 Vita spericolata (Vasco Rossi) e Working Late Tonight (Amii Stewart).

17° posto: Notte e giorno (Barbara Boncompagni). Si tratta della figlia di Gianni (ma questo è anche il Festival dei Gianni?). Valsiglio, uno degli autori, poi otterrà maggiore successo producendo Laura Pausini.

 Nuvola (Zucchero Fornaciari).

19° posto: Oramai (Fiordaliso). È “oramai” diciannovesima Fiordaliso.

 Primavera (Sandro Giacobbe), Shalom (Giuseppe Cionfoli), Stiamo insieme (Richard Sanderson), Una catastrofe bionda (Marco Ferradini), Vacanze romane (Matia Bazar), Vita spericolata (Vasco Rossi) e Working Late Tonight (Amii Stewart).

Gli ospiti stranieri sono stati scelti nel mondo dell’heavy metal: Saxon e Peter Gabriel. Per fortuna ci sono anche musicisti più leggeri: il brasiliano Toquinho, il country-man John Denver e i PH D.

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