Sanremo 1984-1985

Continuiamo a raccontare la storia di Sanremo.

Sanremo 1984A

I vincitori furono Al Bano e Romina Power con Ci sarà.

Al secondo posto troviamo Serenata di Toto Cutugno, cui, a quanto pare, qualche anno replicò Jovanotti con la sua Serenata rap. Comunque, questa sarà una delle occasioni in cui Toto Cuguno non riesce ad arrivare primo, fermandosi al secondo posto.

Al terzo posto c’è Christian con Cara.

4° posto: Allo stadio, guarda caso cantata dagli Stadio

Amore amore (Marisa Sannia), Ancora ti vorrei (Bobby Solo). 

7° posto: Anni ruggenti (Gruppo italiano). Il brano è in stile latino, ma qui proponiamo una versione un po’ più rock. Un membro del gruppo è Raffaella Riva, figlia di Feliciano, ex presidente del Milan. 

8° posto: Chi mi darà (Iva Zanicchi). Parlando della sua canzone, è stato detto: “Tutte le donne vengono al pettine” (Gigi Vesigna). Infatti, secondo Rolando Elisei, il parrucchiere delle cantanti, grazie al suo lavoro Iva Zanicchi è “ringiovanita di almeno dieci anni”. E pensare che nel 1987 diventerà la conduttrice della neonata trasmissione OK, il prezzo è giusto!, dove il prezzo da indovinare finalmente includerà anche l’Iva (Zanicchi).

9° posto: Come si cambia (Fiorella Mannoia).

10° posto: La bottega del caffè (Alberto Camerini). Chissà cosa beve nel suo camerino?

11° posto: Lei balla sola (Fabio Vanni). Qualche anno questo brano diventerà un cavallo di battaglia di Fiorello.

12° posto: Libera (Donatella Milani). La stilista è sempre sua madre.

13° posto: Nina (Mario Castelnuovo).

14° posto: Non scendo (Anna Oxa). In realtà, scese al 14° posto. Comunque, nella canzone continua ad affermare che non ha voglia di scendere per aprire la porta a nessuno. Una canzone ironica da parte di una cantante normalmente molto seria. A differenza di Donatella Milani, Anna Oxa ha scelto vestiti firmati.

15° posto: Non voglio mica la luna (Fiordaliso). Il suo nome completo è Marina Fiordaliso. Ecco un’altra canzone di Zucchero Fornaciari.

16° posto: Notte di luna (Valentino). Dopo Marco Armani, ecco un altro “stilista”: Valentino. Forse troppo lento, perché soltanto sedicesimo.

17° posto: Nuovo swing (Enrico Ruggeri). Enrico si presenta da solo. Niente più Decibel.

18° posto: Per una bambola. Con questa canzone, Patty Pravo sperava di tornare a girare come una bambola, ma la posizione in classifica la dice lunga.

Radioclima (Garbo).

20° posto: Regalami un sorriso (Drupi). Sembra che il titolo richiami ciò che gli altri chiedono a Drupi. Infatti, si esibisce ma non regala nessun sorriso.

Serena alienazione (Riccardo Del Turco).

Un amore grande (Pupo).

Fra gli ospiti stranieri, segnaliamo i Quenn con Freddy Mercury, i Culture Club con Boy George, Gilbert Montagné (pianista francese non vedente … ricordate come la cecità e il Festival di Sanremo vanno d’accordo?). 

C’è anche un ospite italiano: Claudio Villa. L’anno precedente si era presentato fra i giovani (ed era stato eliminato). Finalmente al Festival si accorgono che lui è il re della canzone italiana, non un principino.

Ma c’è anche una delegazione di metalmeccanici genovesi che protestano sulla cassa integrazione.

Il conduttore è Pippo Baudo, coadiuvato da vallette adulte e da due bambini: Isabella Rocchetta e Viola Simoncini.

Sanremo 198

Vincono i Ricchi e Poveri con Se m’innamoro. Gli autori della canzone sono Dario Farina e Minello. L’anno precedente avevano vinto con Ci sarà, cantata da Al Bano e Romina Power (la quale aveva scritto non una canzone ma un libro).

Luis Miguel arriva secondo con Noi, ragazzi di oggi. Non fatevi ingannare dal nome e dal cognome. Questo quindicenne non è spagnolo ma siciliano. Anche se è arrivato terzo, il Festival è tutto suo di diritto.

Gigliola Cinquetti torna al Festival dopo una lunga assenza, e si ritrova nuovamente sul podio con Chiamalo amore.

4° posto: A lei  (Anna Oxa).

5° posto: Buona fortuna. Sfortunatamente il medico Mimmo Locasciulli non vince il Festival.

Cose veloci (Garbo), Da quando non ci sei (Dario Baldan Bembo), Donne (Zucchero & Randy Jackson Band).

9° posto: E mò e mò. Peppino Di Capri si presenta con un titolo che richiama una tipica espressione del Meridione.

Faccia di cane (I New Trolls), Fammi volare (Drupi), Franca ti amo (Ivan Graziani), Grande Joe (Banco).

14° posto: Il mio angelo (Fiordaliso). La canzone è dedicata al figlio, avuto da Fiordaliso quando aveva solo 15 anni. In seguito, anche lui è diventato un artista. Per esempio, madre e figlio hanno lavorato in teatro con Fratelli di sangue.

 Notte serena (Christian), Ritratto (Franco Simone).

17° posto: Souvenir. Come non ricordare (come un souvenir) questo successo dei Matia Bazar!

18° posto: Sulla buona strada. Riccardo lo era davvero, avvinandosi all’ultimo posto.

19° posto: Tu dimmi un cuore ce l’hai.

20° posto: Una storia importante. Una canzone importante per Eros Ramazzotti. Nonostante la posizione, la canzone otterrà un grande successo, proprio come il suo cantante. Per lui Piero Cassano lasciò i Matia Bazar, e scrisse questa canzone.

Via con me (Edoardo De Crescenzo) e Vorrei svegliarti (Eugenio Finardi).

Fra gli ospiti stranieri, segnaliamo Simon Le Bon e i suoi Duran Duran. Egli era scivolato in discoteca, e la sua gamba dovette essere ingessata. Il giorno dopo, una ragazzina di soli 12 anni tenta il suicidio in mare. Alcuni poliziotti tentano di salvarla. Lei risponde che non compierà quel gesto, a patto di essere portata da Simon. La cosa avverrà. Probabilmente questa fu la base per il film Sposerò Simon Le Bon (1986), una produzione italiana sulla partecipazione dei Duran Duran come ospiti al Festival e su una ragazza di 16 anni loro fan sfegatata.

Altri ospiti: i Frankie goes to Hollywood, i Bronsky Beat, gli Spandau Ballet e Josè Luis Moreno con il suo corvo Rockfeller (che faceva parlare essendo un ventriloquo).

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