Windows Defender basta da solo come antivirus?

OneCare, Microsoft Security Essentials, Windows Defender ed oggi Windows Defender Security Center: l’antivirus integrato di Microsoft ha cambiato diversi nomi nel corso degli anni, ma ne è aumentata di pari misura la sicurezza offerta e l’efficienza di rilevazione? 

E se messo in confronto con altri antivirus, anche a pagamento, come si comporta Windows Defender?

Vediamo insieme le statistiche che alcuni siti pubblicano mensilmente. 


Av-Test: WDSC Top Product

I primi test che andiamo ad analizzare sono quelli di Av-Test, laboratorio tedesco che pubblica mensilmente rapporti e statistiche per antivirus in ambiente Windows come Android ma anche MacOS.

I punteggi vanno a considerare la Protezione, Prestazioni e Usabilità del Prodotto.

Vediamo i risultati dell’ultimo test utile relativo a giugno 2018 per la versione 4.12 di WDSC.

WDSC come Top Product nei test AV

WDSC si comporta egregiamente: eguaglia e supera, in alcuni casi, anche antivirus blasonati e a pagamento come ad esempio K7 Total Security, Comodo IS, F-Secure e molti altri. Si mette inoltre allo stesso livello di giganti della sicurezza come Avast, AVG, Avira, McAfee o Kaspersky.

Se andiamo a vedere i risultati di aprile 2018 vediamo che ci sono stati importanti passi in avanti migliorando la Protezione e l’Usabilità del prodotto. Vediamo i risultati di un altro laboratorio. 

AV Comparatives: ottimi risultati, molti falsi positivi

Un altro laboratorio che pubblica mensilmente rapporti e statistiche relative antivirus commerciali e non è l’austriaca Av Comparatives.

Anche qui i risultati ottenuti sono ottimi, con alcune piccole note negative. 

Altissima percentuale di rilevazione ottenuta da WDSC 

Come abbiamo detto, i risultati ottenuti sono ottimi: il 100% di rilevazione supera anche prodotti blasonati come Eset, Avast, AVG ed alcuni altri. 

Il problema e l’unica nota negativa sono i falsi positivi: ben 19 rilevazioni si sono rilevate false, impedendo così il download o l’esecuzione di tali pacchetti. 

D’altro canto WDSC impatta molto poco nella navigazione web arrivando ad una percentuale del solo 4% contro una media dell’industria del 10% circa. 

La differenza con gli anni scorsi?

Se andiamo indietro nel tempo di qualche anno si può vedere come sia sensibilmente migliorato WDSC soprattutto in ambito di rilevazione malware e virus in tempo reale.  

Nel 2016 ad esempio la percentuale di rilevazione si fermava al 97% non riuscendo così a garantire una protezione completa al 100%, secondo Av-Comparatives. 

Se invece guardiamo i test di giugno 2016 di Av-Test vediamo percentuali rispettivamente di Protezione, Prestazioni ed Usabilità a 4, 5.5 e 5.5 che dimostra, anche qui, l’ottimo lavoro fin qui svolto da Microsoft con WDSC.

Ricordiamo inoltre tutte le protezioni integrate ed aggiunte con le nuove versioni di Windows 10, non ultima quella contro i ransomware o contro gli exploit. 

Le nostre conclusioni

WDSC può bastare come antivirus:  i test eseguiti da laboratori indipendenti lo confermano e dimostrano la bontà del lavoro svolto fin qui da Microsoft. Ovviamente c’è sempre margine di miglioramento e ci aspettiamo che venga fatto del lavoro nella rilevazione di falsi positivi, unica nota negativa fin qui riscontrata nei test. 

Vi lasciamo con alcuni approfondimenti inerenti WDSC: 

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