Questo articolo è scritto sia in italiano, sia in inglese, essendo rivolto in prevalenza ai nostri lettori americani.
Alcuni produttori di dischi ottici e di drive ottici (sia lettori sia masterizzatori) risarciranno 100 milioni di dollari i loro clienti americani. Nella lista troviamo produttori quali Sony, NEC, Panasonic, Hitachi-LG, HP e Dell. Nel periodo 2003-2008, hanno deciso di puntare sui nuovi masterizzatori DVD, spartendosi i profitti e alzando i prezzi. È vero che, un po’ la volta, i CD-R, i DVD-R e i DVD+R hanno iniziato a costare sempre di meno (i CD-R arrivarono a circa 10-12 centesimi l’uno) in quel periodo, ma a quanto pare il prezzo era gonfiato illegalmente. Questo è avvenuto sia negli USA sia in Europa.
Nel Vecchio Continente è già in corso un’indagine da diverso tempo, ma quanto successo dall’altra parte dell’oceano è particolare: chi ha in casa sia i drive ottici, sia i dischi (se confermati anche questi ultimi) “incriminati”, riceverà 10 dollari cadauno!
Considerate che con una spesa di 25-30 dollari era possibile comprare una campana da almeno 10 dischi (a volte anche da 25 o 50), pensate a quanto gli americani riceveranno come “compenso” per le loro masterizzazioni. In quel periodo i masterizzatori, invece subirono una discesa fenomenale nel costo: da un minimo di 200 dollari, si scese prima a 100, poi a 50 e, infine, verso i 10-15 dollari intorno al 2008 (almeno nel caso di Sony, di Hitachi-LG e di qualche altro produttore).
Se siete cittadini americani (ma forse succederà anche dalle nostre parte), e avete acquistato (o ricevuto in regalo) almeno un masterizzatore o un lettore ottico prodotto fra il 2003 e il 2008 e/o dischi ottici, potete richiedere il rimborso online seguendo questo link. Attenzione: non tutti gli stati americani sono coinvolti, né tutti i drive e i dischi dei produttori coinvolti. Compilando la richiesta online, potrete ricevere maggiori informazioni.
Non sarà richiesta alcuna prova d’acquisto, né gli amministratori sono tenuti a fare un controllo di ciascuna richiesta. Naturalmente, gli “amministratori hanno il diritto di richiedere ulteriori verifiche sull’acquisto annunciato”.
È ipotizzabile che molti non parteciperanno a quest’iniziativa di rimborso, per evitare possibili multe per l’uso legato alla pirateria dei dischi ottici. Altri potrebbero non accettare di mettere a disposizione i dischi masterizzati, per contenuti personali legali che violerebbero la privacy. Nel periodo incriminati sono stati venduti circa 9 milioni di dischi ottici, montati in circa 57 milioni di computer. Moltiplicando per 10, si arriva a circa 90 milioni da risarcire (indistintamente dal numero dei computer)!
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