Quasi dieci anni fa, nasceva Faucet PVR. Si trattava di un sito che permetteva di videoregistrare i programmi preferiti dal digitale terrestre (sia TV sia radio), detto anche DVB-T. Dopo una prima fase di Beta, Faucet PVR fu rinominato Vcast, e ricevette un servizio di Cloud (DriveCast). Come funzionava questo servizio? Si selezionava un qualsiasi canale trasmesso in chiaro sul digitale terrestre e si prenotava la videoregistrazione, della durata massima di tre ore. Inizialmente era possibile anche registrare la programmazione del giorno precedente. La videoregistrazione era salvata in un file video oppure audio. Purtroppo, una serie di problemi — il DVB-T appena nato, scarso segnale, un’ADSL lenta, problemi di copyright, diffide da parte della TV commerciale — portarono a chiudere alcune funzioni: la possibilità di videoregistrare la programmazione delle ultime 24 ore, e poi i canali di Mediaset. Alla fine, era possibile videoregistrare soltanto i canali RAI. Quando quest’ultima introdusse lo streaming, Vcast fu chiuso. Sono passati alcuni anni (circa cinque). Finalmente, chi aveva partecipato a quella Beta, questa settimana ha ricevuto l’invito a provare il nuovo Vcast. Questa nuova versione è stata completamente revisionata. Alcuni limiti sono stati eliminati, e sono state aggiunte diverse nuove funzioni interessanti, che andremo ad analizzare. Innanzi tutto, però, chiariamo alcuni aspetti riguardanti all’uso di questo videoregistratore. In quale nazione è nato? In Italia! Sì, questo stupendo servizio online è totalmente italiano. È legale? Per rispondere, dobbiamo capire qual è il meccanismo della versione precedente e che cos’è cambiato ora. Nella vecchia versione, al momento dell’iscrizione era richiesto di indicare se si era in regola con l’ultimo canone RAI. Inoltre, le videoregistrazioni erano consegnate comprese di pubblicità e di un piccolo intro di quasi 10”, che avvertiva la provenienza del file video (o audio). Il contratto che si accettava all’iscrizione, impediva di distribuire i file scaricati come pure di fare videoregistrazioni per terzi. Inoltre, il file restava disponibile per un massimo di 72 ore, dopo di che era automaticamente cancellato. I programmatori di Vcast avevano una serie di attrezzature elettroniche che videoregistravano 24 ore su 24 ogni canale disponibile. In automatico, facevano il taglio della sezione che si era prenotata; se le richieste di un certo “taglio” erano esagerate, e richiedevano più di 72 ore, il file era perso. Tutto il servizio offerto era completamente gratuito. Che cos’è cambiato? Ora è possibile scegliere fra un servizio gratuito, con file video di bassa qualità, oppure a pagamento. Inoltre, secondo il tipo di account creato, si riceverà un limitato pacchetto di ore mensili per videoregistrare. I file non sono più salvati su DriveCast, ma su un servizio Cloud a scelta (al momento ce ne sono tre). Pertanto, grazie anche al cambiamento di alcune leggi, è ora possibile recuperare le videoregistrazioni dei programmi televisivi in modo legale, a basso costo e con un’ottima qualità. In un futuro articolo, analizzeremo altri particolari legati a questo sito.